Ho aperto questo blog perché qui voglio esporre le mie idee riguardo la politica, l'economia, l'istruzione ed il lavoro.
Tutti temi che a parole si dicono sempre essere "centrali" (basta ascoltare un discorso a caso del Presidente della Repubblica per rendersene conto) ma che da anni sono de facto lasciati a sé stessi.
Avrei piacere che questo diventasse un luogo di discussione corretta e pacata, senza anatemi verso alcuno, senza dogmi, senza offese: un blog che parte dai fatti e che ci ricama sopra opinioni motivate.
In un blog italiano che vuole avere tra i suoi temi principali la politica, c'è un personaggio di cui generalmente non si può fare a meno di parlare.
Questo personaggio è sotto i riflettori da 16 anni, ma l'inizio della sua iniziativa politica risale a molto tempo prima.
Lo chiamano in molti modi, ultimamente "Papi" e "Cesare" sono stati i nomignoli che i media gli hanno attribuito più di frequente.
Ovviamente è del tutto evidente di chi sto parlando.
Bene, nei limiti del possibile, cercherò di trattare questo interessante personaggio della vita politica nazionale il meno possibile.
Per almeno quattro buone ragioni:
- tutti gli italiani hanno una opinione di lui, nel bene o nel male, e difficilmente uno è disposto a cambiarla;
- è onestamente venuto a noia, tranne ai suoi fan più sfegatati;
- preferisco rimanere aderente alla realtà e parlare dei fatti e della interpretazione di tali fatti;
- ci sarà pur qualcosa di politico da dire che sia oltre lo schierarsi pro o contro costui, no?
Pretendere di prescindere del tutto dalla sua persona è un po' come consigliare ai passeggeri di una nave che affonda di mantenere i piedi per terra: ok, in generale è un consiglio valido, non c'è dubbio, ma in quello specifico caso è di difficile applicazione.
Questa lunga premessa è per dire che sì, occasionalmente dovrò parlare di lui, ma solo lo stretto necessario al discorso che intendo portare avanti.
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