domenica 5 giugno 2011

Rumor di sciabole

Gli antiberluschini sono parecchio gasati dalla doppia sconfitta di B. a Milano e Napoli e si stanno sbizzarrendo con la fantasia per immaginare imminenti scenari di lotta.
Li capisco, intendiamoci: gli antiberluschini sono sì gasati per ciò che è successo una settimana fa, ma al tempo stesso sono frustrati perché nonostante le due pesanti sconfitte di B. le elezioni politiche paiono ancora lontane, il redde rationem rinviato di due anni. Un intervallo temporale troppo grande e che quindi stuzzica la fantasia di chi ha una incredibile voglia di menar le mani, di vedere l'evento cataclismatico, qui e subito.
L'Ingegner De Benedetti, segretario del Partito di Repubblica, si sta dando da fare per dare alla sua base del materiale pseudo scandalistico con cui mantenere l'erezione per altri due anni ed evitare l'eiaculazione precoce.
Nello specifico, l'Espresso si sta dilettando ancora una volta a disegnare scenari da colpo di stato.
Prima ci si era dilettato Il Manifesto.
La sinistra, del resto, non è nuova ad immaginare scenari simili: da sempre vede complotti e golpe ovunque. Una volta a ragion veduta (es: golpe Borghese), adesso per puro manierismo. Lo si capisce anche dal lessico: perché ribattezzare l'assalto mediatico del Cavaliere col nome di "Struttura Delta" se non per costruire un immaginario collettivo da supervillain dei fumetti? [*]
Il colpo di stato B. non lo può fare per svariate ragioni, ma a l'Espresso non servono le ragioni, serve qualcosa da dare in pasto alla sua gente per tenerla arzilla di qui al 2013, cosa non banale vista la sonnolenta dirigenza del PD che si ritrovano.

Le ragioni per le quali B. non può fare il golpe?
  1. Il golpe si fa prima delle elezioni, non dopo due sconfitte così brucianti (Milano e Napoli) e di peso nazionale.
  2. Chi punterebbe, oggi, le sue carte su un leader in così vistoso calo di consensi? Anche prescindendo dalle elezioni, chi vorrebbe salire sul carro di chi adesso appare un perdente?
  3. Berlusconi ha una famiglia, la famiglia possiede un impero economico: chi vorrebbe legare le fortune del proprio impero economico a quelle (mutevoli) del consenso politico di un Berlusconi reinventatosi dittatore a 73 anni? Non ha nessun senso.
    Lui tra 10 anni non sarà più al centro della scena politica, ma se fa qualche passo falso in direzioni autoritarie gli italiani sanno benissimo con chi rivalersi, l'impero Fininvest è un boccone goloso per tanti.
Ancora una volta, interpretare le frasi di B. ad Obama all'ultimo G8 come un avviso al mondo dell'imminente golpe, significa non avere capito niente.
Significa non avere capito che abbiamo un presidente USA cui dell'Europa non gliene frega niente: ha la disoccupazione al 10% ed una Cina che tiene per le palle il debito pubblico americano, di cosa facciano gli europei ad Obama non frega niente. Potrebbe anche trombare capre [**] o farsi crescere baffetti alla Hitler, ma la superpotenza mondiale attualmente guarda al pacifico.
Significa non aver capito nulla di B. dopo 17 anni che monopolizza la vita politica. Se avessimo interpretato ogni sua gaffe come un gesto calcolato avremmo già i militari a fare il passo dell'oca sotto casa nostra da un bel pezzo.



* Poi si lamentano della bat-casa del bat-figlio del bat-sindaco [*], ma i primi a ridurre il confronto politico alla lotta tra i fantastici Quattro contro il Dottor Destino sono stati propio loro. Buone letture, per carità, ma la politica dove è rimasta?
A proposito, geniale accusare il centro-destra di aggredire Pisapia in base al suo vissuto e poi fare allegramente altrettanto coi parenti di Letizia Moratti. Il solito doppiopesismo di sinistra.
Dire che Pisapia è contiguo ai centri sociali è uno scandalo.
Attaccare la Moratti perché il figlio arreda un loft (abusivamente, va detto) in modo eccentrico è sacrosanto.
** "I don't fuck goats, Mr. Gibson, I make love to them" M. Millar & J G Jones, Wanted, Top Cow, 2004.

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