lunedì 27 giugno 2011

Il sonno delle idee genera mostri

La sinistra italiana e' una nave alla deriva che fa acqua da tutte le parti.

Un giorno puo' aprirsi una falla a poppa (Di Pietro che dialoga con Berlusconi e rivendica una sua autonomia), un altro giorno a prua (Vendola che dice una delle sue vendolate e lancia l'OPA sul PD).

Inutile, impossibile e noioso stare dietro di volta a tutte le singole brecce che si aprono nello scafo.
Sono innumerevoli quelle che si sono aperte finora, saranno innumerevoli quelle che si apriranno in futuro.

Il problema di fondo resta sempre uno ed uno solo: la sinistra italiana non ha un suo progetto di governo, non ha in testa le idee strategiche per guidare questa nazione.
Il fatto che non abbia un leader carismatico ne' e' solo la conseguenza: se Bersani avesse una sua idea di Paese da proporre, andrebbe bene perfino Bersani (con le sue "metafore" malriuscite).
Il problema e' la mancanza di idee strategiche.

Proprio perche' i "generali" della sinistra sono privi di una "strategia" (cioe' di idee di lungo periodo e di alto profilo), il risultato e' che ogni "colonnello" un minimo carismatico se ne esce fuori con una proposta "tattica" (cioe' sparate di breve periodo e basso profilo).
Le sparate possono essere le piu' varie, possono essere stupide o sensate, ma tutte sono accumunate dall'essere di corto respiro: puo' essere il no-TAV, puo' essere l'acqua pubblica, puo' essere il reddito di cittadinanza, puo' essere l'estensione delle tutele dell'articolo 18...
Puo' essere quello che vi pare, ma si tratta solo di pezze messe li' sulla falla per rabbonire una parte di elettorato.

Significa non progettare il futuro, ma puntellare (malamente) il presente.

Il risultato e' che la barca magari non affonda, ma non va da nessuna parte.

In questo senso la sinistra italiana sembra metafora dell'Italia intera: non stiamo naufragando come la Grecia, non protestiamo come in Spagna, non cresciamo come in Germania.
Stiamo affondando, ma lentamente, cosi' lentamente che diventa quasi piu' facile cercare di pompare fuori un po' d'acqua per guadagnare qualche altro anno di galleggiamento piuttosto che cercare di cambiare rotta e migliorare davvero le cose.

Il fatto e' che ormai siamo in questa situazione da tanti anni (dicamo dal 1992) e di acqua nella barca se ne e' accumulata tanta.
Ci siamo adattati a vivere coi coglioni a mollo nella guazza, ma iniziamo ad essere sempre piu' a disagio.

Quel che dimostra la supremazia del centro-destra in Italia negli ultimi 10 anni e' che a destra si sanno riconoscere i problemi ma nella pratica non si affrontano perche' ci si deve occupare solo dei bisogni del Capo (legiferando di volta in volta sulle sue Tv, sul falso in bilancio, sulla giustizia ecc ecc).

La sinistra non ha invece neppure una visione strategica unitaria, neanche a parole.
Il gioco di Bersani e' rimandare la palla dall'altra parte.
Lo sentivo dire giusto ieri che "il governo ha semnpre ignorato le proposte del PD". Ok, ma quali? Bho. A domanda su quale sia il programma del PD Bersani l'ho sentito rispondere solo qualche mese fa che "la settimana prossima arrivera' il programma".
La verita' e' che per il programma servono le idee, e queste non ci sono.

Nessun commento:

Posta un commento