domenica 12 dicembre 2010

Welfare jokes (2)

Il precedente post ha suscitato qualche polemica. Mi sento in dovere di puntualizzare alcune cose:
  • L'indebitamento privato è quello che fa fallire le nazioni, l'indebitamento pubblico è quello che fa sì che un ragazzo oggi si accolli le pensioni ricche di gente di 60 anni, quando sarà grasso se cola se a 75 anni vedrà il 40% dell'ultima retribuzione.
  • Il welfare funziona unicamente in quei paesi sottopopolati che hanno risorse da sfruttare, come il petrolio del mare del nord o della penisola arabica.
    Ma anche lì è una questione di tempo, le risorse naturali finiranno e poi ci sarà da ridere. Non è un caso se la destra si riaffaccia nel parlamento svedese e la prima cosa che vuole fare e tagliare il welfare.
  • La crisi ha mostrato a tutti che il welfare al primo incidente di percorso diventa insostenibile.
    Non è il welfare la causa della crisi, ma è il welfare un ostacolo alla ripresa.Il fatto che la crisi sia iniziata negli USA non può oscurare il fatto che in termini dei aumento del PIL i paesi più colpiti sono stati Europa e Giappone, ovverosia quei paesi dal welfare più generoso.
  • Mi è stato fatto notare che una delle colpe del welfare è essere diseducativo. E' perfettamente vero. Ogni politica assistenziale è intimamente diseducativa.
    Lo abbiamo visto anche in Italia con gli aiuti al Sud, che di fatto tengono il Meridione nella miseria da 60 anni.
    Ma anche gli aiuti all'Africa rientrano nella stessa logica: tenere sottosviluppato un continente.
    Del resto non è un caso che i paesi che stanno uscendo adesso dalla miseria (Cina, Vietnam, India, Brasile, Indonesia) lo stanno facendo in un modo solo: grazie al libero mercato.
    E non importa che siano governati dal democratico di sinistra Lula o dalla dittatura del partito unico, la soluzione è sempre e solo il libero mercato e regole certe per le imprese (l'unica cosa moderna e occidentale della legislazione cinese è quella che regola il diritto societario).
  • Il libero mercato, insomma, è il più grosso motore per produrre e redistribuire ricchezza.
    Questo può suonare sconvolgente per alcuni, ma è quello che sta succedendo: stiamo assistendo ad una redistribuzione della ricchezza a livello mondiale.
    Il problema (per noi), è che questa redistribuzione è dall'Occidente verso l'Asia, ma non deve farci dimenticare che complessivamente il mondo sta diventando più ricco, e che chi produce questo aumento di ricchezza è quella parte di mondo che fino a 20 anni fa faceva la fame.
    I socialisti dovrebbero essere felici di questo inaspettato (per loro!) prodigio del libero mercato.

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