giovedì 9 dicembre 2010

Deregulation is the way!

C'è una metà buona d'Italia che ha deciso di non rispettare le regole.
Ma perché ha deciso di fare così? Perché l'Italia è uno dei paesi più oppressivi d'Europa sotto una infinità di punti di vista: dal fisco alla burocrazia, in Italia spadroneggia l'attitudine catto-comunista a colpire, penalizzare e smerdare chi fa soldi.
Col risultato che si costringe oggi chi vuole fare i soldi ed ha le qualità, il merito e le competenze per farne ad agire in modo spesso illegale.
Questa Italia si riconosce in Silvio Berlusconi, perché rappresenta uno di loro, incarna quel che loro vorrebbero dallo stato: meno burocrazia, meno tasse, meno regole.

Su alcune cose questa gente ha ragione: pensate alla legislazione sulla sicurezza sul lavoro.
Abbiamo la legislazione più rigida d'Europa in questo campo, addirittura un imprenditore è tenuto a garantire la sicurezza dei suoi dipendenti con ogni mezzo tecnologicamente disponibile.
Capite che questo significa due cose: o un datore di lavoro queste norme le rispetta davvero, e quindi chiude dopo due settimane, oppure se ne catafotte del tutto rischiando e facendo rischiare ai suoi dipendenti.
Ovviamente quest'ultimo caso è quello diffuso sul territorio, tant'è che l'Italia è uno dei paesi col più alto numero di incidenti e morti sul lavoro.

Ma se ne potrebbero fare altre decine di esempi: pensate ad un imprenditore che sulla carta deve pagare un buon 50% di tasse sui suoi guadagni, che però sono solo sulla carta perché magari i suoi clienti non lo pagano.
Lui deve pagare le tasse su guadagni che non ha perché lo stato non è abbastanza intelligente da capire che se i clienti non lo pagano lui a sua volta non può pagare lo stato.
La soluzione? Ovviamente fare in nero ed evadere.
Oppure fare bancarotta e mandare a casa i dipendenti.

Ma ancora, la legislazione sul lavoro: l'Italia dà delle garanzie mai viste ad un dipedente con contratto di lavoro subordinato.
Praticamente l'azienda se lo sposa e non è in grado di liberarsene neppure se questo non fa un cazzo, perché le cause di lavoro sono lentissime e prima di licenziare ci devono essere settecentomila ammonimenti verbali e scritti.
Risultato?
Che o lavori in nero o ti fanno uno stàge o un co.co.pro.

Considerate bene queste esempi, perché sono indicativi.
L'Italia è al top per legislazione sulla sicurezza del lavoro, tasse e garanzie del posto di lavoro.
Risultato: morti nei cantieri a iosa, evasione fiscale e precariato perenne.

L'eccesso di regolamentazione produce mostri.
L'elettorato di Berlusconi lo sa ed è per questo che si affida a lui.

Ed il giorno che Berlusconi non ci sarà più il suo elettorato rimarrà comunque, ed avrà bisogno che qualcuno dia delle vere risposte che, inevitabilmente, dovranno scontentare i catto-comunisti amanti della burocrazia e delle tasse.

Nessun commento:

Posta un commento