martedì 31 maggio 2011

Aftermath

Ho sentito Vendola ieri sera e ancora non ho capito se quest'uomo è pericoloso per il paese o innocuo.

La parte pericolosa consiste nel non avere capito niente della società e del mondo in cui vive. Di fatto crede che forze mistiche governino le sorti del mondo (il suo essere cattolico mi fa forse più impressione del suo essere comunista).
Questa visione è anche la sua debolezza, perché il suo partito non supererà mai il 10%, grazie a dio. Ma anche col 10% potrebbe finire a dirigere la politica del paese, come in un certo senso ha fatto Bossi con Berlusconi: il socio di minoranza dell'alleanza di governo, se è indispensabile in parlamento, può essere un socio molto influente.

Per questo non vorrei essere nei panni di Bersani.
A parte avere un carisma pari a zero, il problema di Bersani adesso è come liberarsi di Vendola (e, in misura minore, di Di Pietro) e poter comunque continuare a sperare di vincere nel 2013.
Io vedo una strada sola: il maggioritario.
Col proporzionale sarebbe un disastro: Bersani finirebbe per allearsi con casini ma la sua base non lo perdonerebbe.
Con la legge attuale pure: Bersani si dovrebbe alleare con Vendola e Di Pietro per arrivare a far scattare il premio di maggioranza alla camera, il che significa (come dicevo poc'anzi) farsi tenere in ostaggio da questi figuri.
L'unica soluzione è il maggioritario secco: il candidato che prende più voti degli altri nel suo collegio espugna il collegio stesso, e vaffanculo ai perdenti. Niente coalizioni della minchia.

Potrebbe piacere anche al PdL che potrebbe finalmente liberarsi della Lega, e PdL e PD assieme, alla fine della legislatura, potrebbero mettersi d'accordo e mandare in culo tutti gli altri.

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